Durante le tue Vacanze in Maremma Agriturismo Podere Cirene, appuntamento con la tradizione e con I Butteri.
Vieni a passare le tue vacanze in Maremma Agriturismo, Podere Cirene. Potrai ammirare i Butteri, figura storica della tradizione maremmana, a cavallo tra passato e presente.
Come un vero marinaio non direbbe mai “passami quella corda” ma tuttalpiù “passami quella cima”, così un vero Buttero non chiamerebbe mai “lazo” la corda usata per catturare gli animali ma bensì “lacciaia”. Vi prego, ogni cosa abbia il suo nome.
Qui da noi, nella piana di Alberese la tradizione del Buttero si perpetua ancora, ed è stato fino a non molto tempo fa una figura insostituibile in Maremma. Nella nostra pianura, quando ancora la tecnologia e la cultura degli allevamenti intensivi non aveva ancora preso piede era impossibile immaginare di controllare una grande quantità di capi di vacche e tori bradi oltre ai cavalli senza l’ausilio dei butteri.
Il Buttero era il mandriano, l’uomo che si occupava della cura delle bestie a dorso dei robusti cavalli maremmani così ben descritti da Lindo Ferretti nel suo album “Saga” dedicato al millenario rapporto tra uomini e cavalli (“Poca biada, molta strada, ombra indomabile e brada, selvatico e tenace, forte e fiero, carattere scontroso, grezzo, ombroso, vuole capacità, vuole rispetto, sa cos’è l’affetto”).
Un eroe d’altri tempi
Un personaggio ormai circondato da un’ alone eroico, forse per la vecchia storia che ci siamo sentiti spesso raccontare della sfida vittoriosa contro i cow boys di Buffalo Bill che in fondo ci è anche un po’ venuta a noia ed oltretutto è avventa nei pressi di Roma, nella bassa Maremma, con i “Butteri di laggiù”, durante la permanenza dello sfarzoso circo equestre dell’ ormai decaduto Cow Boy americano.
La verità è che il Buttero rappresenta più di ogni altro la nostra terra. Il suo nome deriva dal latino boum-ductor, conduttore di buoi ed è forse la figura che più di ogni altra ha affrontato in passato la natura ostile della nostra Maremma. Questo sì che può considerarsi un atto eroico.
Come gli antichi marinai hanno affrontato i perigli del mare, così il buttero è sopravvissuto ad una natura impervia, dove non esistevano giornate facili, dove il lavoro iniziava prima dell’ alba e la “cavalcatura”( cavallo domo da servizio) era sua compagna per ore e ore in un territorio dove uno sbaglio poteva facilmente tramutarsi in tragedia.
Ogni cosa abbia il suo nome
Forse è questo il motivo per cui un ricco gergo si è sviluppato e mantenuto fino ad oggi, perché la chiarezza dei termini, quando si lavora a contatto con la natura selvaggia, diventa importante per evitare anche il più piccolo errore.
Ecco quindi i Butteri che tra “aucchi”, fischi e galoppi “appallinano” il “caroso” alla sella con la loro “lacciaia” per poi “impastoiare” il puledro e passargli il “mazzetto”, legarlo a l’ “omo” ed in seguito portarlo a ”briglia asciutta” fino a completa “doma” mentre una “campanara” osserva stanca la scena.
È un po’ come andare in barca con un vecchio lupo di mare. Non ci si capisce niente ma si rimane affascinati ad osservare.
I butteri di oggi
Oggi come oggi non esistono più Butteri se non dentro associazioni che ne mantengono viva la memoria e le tradizioni. Il Buttero infatti non ha senso se non esistono grandi estensioni e branchi di bestiame brado. Solo in pochissime aziende che si contano sulle dita di una mano, questo antico mestiere non è solo folklore ma continua ad essere lavoro vero e proprio anche se ridotto e molto meno duro di un tempo. Infatti grazie anche alle aree protette, all’ interno della Azienda Regionale Agricola di Alberese esiste un allevamento di bovini ed equini composto da circa 500 vacche maremmane e 70 cavalli maremmani allo stato brado che vengono seguiti da butteri professionisti. Vacche e vitelli vengono, infatti, allevati nell’area di pascoli, bosco e pineta all’interno del Parco della Maremma, nutriti con foraggi integrati da mangimi di origine vegetale quasi esclusivamente autoprodotti in azienda cosa che permette inoltre una produzione di carni bovine di alto pregio e “veramente biologiche”.
Indubbiamente un buon motivo per venire a conoscere la nostra terra e motivo di orgoglio per tutti noi.
Venite a passare le vostre Vacanze in Maremma Agriturismo.
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Glossario
LACCIAIA corda per catturare gli animali.
CAVALCATURA cavallo domo da servizio.
AUCCO urlo tipico del buttero per chiamare il bestiame
APPALLINARE legare con la lacciara una bestia al pallino della sella
CAROSO puledro di uno o due anni già marcato
IMPASTOIARE legare le zampe con laccio
MAZZETTO insieme delle redini del capezzone e della briglia
CAPEZZONE finimento in cuoio con due redini di corda per la prima domatura
OMO Dl LEGNO palo al centro del tondino
BRIGLIA ASCIUTTA fase della doma in cui si passa dal mazzetto alla briglia sola
CAMPANARA bestia anziana che guida il branco
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